OCR (faithful layout) from: Teresa Rampazzi L’attività nel campo musicale, in «La stagione del Pozzetto. 1956-1969. Documentazione e dibattiti da un avvenimento culturale in Padova», numero unico a cura del Comitato esecutivo, p. 7. ======================================== L'ATTIVITA' NEL CAMPO MUSICALE 1958 Cantacronache sperimentale (Sergio Liberovici, Fausto Amodei, Giorgio Colombo, Lucio Cabutti, Giorgio De Maria) 1959 Diego Carpitella Società e ambiente nella musica popolare italiana (con au- dizione di musiche registrate) Ciclo sulla musica d'avanguardia: -H. K. Metzger Progresso musicale da Schoenberg a Cage (con audizioni da opere di Berg-Webern-Schoenberg-Boulez-Maderna- Stockhausen-Nono-Berio-Cage) -J. Cage Concerto (con collaborazione pianistica di T. Rampazzi - H.K. Metzger - S. Bussotti) -N. Castiglioni - F. Donatoni Suoni e musica, oggi (e concerto di musiche al pianoforte e registrate di Schoenberg-Webern-Castiglioni) Non ho notizie certe sulla situazio- rompenti. Sembra strano abbinare ne dei circoli culturali operanti nelle due nomi che hanno avuto un si- altre città italiane in quegli stessi gnificato opposto: quello dell'estre anni; so però che, a parte le inizia- mo rigore per il primo e quello del tive sporadiche portate avanti da più spericolato avventurismo per il Berio e Maderna a Milano soprat- secondo. Ma tutti e due hanno a- tutto, e a Roma in modo anche più vuto la stessa funzione: dire fine ad saltuario, nessuna città, tranne Pa- un sistema che aveva esaurito le dova, ha dato vita per alcuni anni a sue risorse. Webern rimase nel una così stupefacente apertura nel campo strumentale; Cage, prece- campo musicale. dendo in questo le scoperte di L'Italia non era ancora uscita da u- Pierre Chäffer [sic] e della musica con- na situazione provinciale e arretra- creta di esperienza francese, ricorse ta, dopo l'esplosione del melodram- invece a qualsiasi fonte proveniente ma ottocentesco. dal mondo esterno: i rumori della II nome di Mahler, ad esempio, era strada, gli interventi casuali di mol- totalmente sconosciuto. (Anche se te radio aperte e chiuse nei mo- oggi questo non si può più dire per menti meno previsti, la vita insom- Mahler, resta che tuttora la fre- ma del mondo attuale che, fonica- quentazione dei dodecafonici e dei mente parlando, spalancava le por- postdodecafonici è rimasta molto te chiuse dei templi musicali. nell'ombra sia da parte della radio Il menestrello dugentesco che usci- che dei concerti pubblici). L'iniziati- va dalle chiese e ritrovava i ritmi e i va di Ettnre Luccini fu allora tanto suoni delle danze profane. coraggiosa da apparire perfino don- La cosa più stupefacente fu che il chisciottesca. pubblico del Pozzetto seguì con Se scorro i programmi delle mani- entusiasmo questi tuffi di Luccini festazioni musicali dei Pozzetto de- nell'avvenire o, meglio, nel far capi- gli anni intorno al '60, trovo nomi re che quell'avvenire era già pre- come Schónberg, Webern, Cage, sente. Feldman, ecc. Si direbbe che un La musica elettronica era alle porte settore di quello che si faceva a e anzi quel poco che se ne potè ot- Darmstadt durante i FerienKurse si tenere per opera di Luigi Nono fu fosse trasferito a Padova. infatti fatto sentire senza nessuna Ma qui si trattava di aggredire bal- preclusione di carattere artigianale danzosamente un pubblico total- o macchinistico. mente impreparato. Era un sasso Finisco con un ricordo personale. lanciato nel vuoto, che purtroppo Io presi parte a due manifestazioni non è stato raccolto dai giovani del musicali date al Pozzetto. Nella pri- Centro d'Arte, che ancor oggi con- ma gli esecutori erano, oltre a me tinuano il loro cammino a rovescio stessa, nientemeno che Metzger, e hanno fermato la cultura musica- Bussotti e Cage. Si creò un clima le ai primi anni del secolo, senza quasi dionisiaco: ognuno si era pre- aver capito che la musica era già parata una partitura sconosciuta al- uscita dai salotti mondano-intellet- l'altro e si suonò e si fece suonare tuali destinati a una classe ben de- di tutto, passeggiando per la sala, finita della società. aggredendo tutto ciò che poteva Fortunatamente il pubblico del Poz- rispondere con segnali fonici. Un'a- zetto non attirava certo le eleganti narchia indescrivibile, seguita at- signore desiderose di mondanità. tentamente da un pubblico serissi- Direi che la discriminazione di clas- mo! se vi era ignorata. Non si aspettava Nella seconda occasione si trattò di che il «popolo» si acculturasse per un vero e proprio concerto a due venirgli incontro, ma gli si veniva pianoforti, posti alle estremità op- incontro prima, non certo a scopi poste della sala, in modo che i pia- scandalistici, ma per aprirgli delle nisti non potessero vedersi nè co porte che in nessun altro modo a- municare con cenni. Ebbi l'onore e vrebbe potuto varcare. Senza pre- la gioia di suonare con Cage re- parazioni teoriche lo si metteva da- stando indipendente da lui, eppure vanti al dato di fatto che l'era della raggiungendo un accordo miraco- musica tonale era finita (si può di- loso. Nessuno dei due conosceva re, come già Adorno ha detto: to- la partitura dell'altro, eppure questa nale=borghese), che lo spazio fisi- fu la prima ed ultima volta che io co del suono si era allargato e che conobbi l'esperienza così esaltante lo spauracchio della dissonanza era di un dialogo coerente, guidato so- invece un cardine strutturale per lo da un legame musicale. scoprire nuove forme e nuovi arric- Sono ancora grata a Ettore Luccini chimenti timbrici. che, oltre a tutto il resto, concesse Le opere di Webern e quelle di a me qualcosa di indimenticabile. Cage furono certamente le più di- Teresa Rampazzi